lunedì 25 febbraio 2013

Avere cura dell’Essere di Jean-Yves Leloup (Arkeios)



Jean-Yves Leloup presenta e commenta il libro di Filone d’Alessandria sui Terapeuti. In esso, Filone si fa il cantore di una comunità di cui si conosce male la natura (primi cristiani? Esseni? creazione della sua immaginazione?) ma che si caratterizza per la sua ospitalità e per la sua attenzione all’essere in tutte le sue dimensioni: corpo, anima e spirito.
I Terapeuti, attraverso questa visione globale dell’Uomo, radicata nell’antropologia biblica, prefigurano già gli psicologi contemporanei, aperti ai domini del corpo e della spiritualità

Ebreo di cultura ellenistica, Filone d’Alessandria, contemporaneo del Cristo, è un personaggio molto rappresentativo dei movimenti spirituali del suo ambiente, ove si affiancano i sincretismi più audaci ed i settarismi più virulenti. Precursore di Origene, egli è conosciuto soprattutto per la sua «arte dell’interpretazione» dei sogni e dei testi sacri, che non può non ricordare quella della psicologia del profondo nel XX secolo. Jean-Yves Leloup presenta e commenta il suo libro sui Terapeuti. In esso, Filone si fa il cantore di una comunità di cui si conosce male la natura (primi cristiani? Esseni? Creazione della sua immaginazione?) ma che si caratterizza per la sua ospitalità e per la sua attenzione all’essere in tutte le sue dimensioni: corpo, anima e spirito. I Terapeuti, attraverso questa visione globale dell’Uomo, radicata nell’antropologia biblica, prefigurano già gli psicologi contemporanei, aperti ai domini del corpo e della spiritualità.

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